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“ IL PANE E LA MORTE ” di RENATO CURCIO ALLA FESTA ROSSA 2014: COMUNICATO STAMPA

Ago 23, 14 • NOTIZIECommenti disabilitati su “ IL PANE E LA MORTE ” di RENATO CURCIO ALLA FESTA ROSSA 2014: COMUNICATO STAMPARead More »

All’Associazione Politico Culturale “La Rossa” non interessano le sterili polemiche ma porre all’attenzione di un vasto pubblico tematiche forti e troppo spesso (volutamente) dimenticate dal sistema informativo ufficiale.

Nel 2014 ancora di lavoro e per il lavoro si muore.

Il precedente libro di Renato Curcio, “Mal di Lavoro” , edito dalla Casa Editrice Sensibili alle Foglie, è il risultato di un lungo cantiere autogestito costruito con centinaia di lavoratori\trici, di precari\e che hanno raccontato liberamente le loro esperienze nel mondo del lavoro. Una ricerca che dura da almeno un quindicennio con il primo libro, l’Azienda totale (anno 2002).

Con il “Pane e la Morte”, si tratta invece il tema scottante e attualissimo dello scambio salute-lavoro. L’inchiesta parte dal polo industriale del comparto brindisino (centrali termoelettriche e petrolchimico), ma può essere esteso a tutte le realtà industriali del nostro paese dove emerge chiaramente la stretta connessione, fra la produzione e la disseminazione di veleni sul territorio delle comunità, e l’aumento delle malattie fra i lavoratori e gli abitanti dei quartieri prossimi agli stabilimenti.

La Casa Editrice Sensibili alle Foglie, fuori dalla grande distribuzione, si occupa di istituzioni totali, di socioanalisi dando uno spaccato vero della realtà che non traspare dai media, dalla pubblicistica ufficiale, perché viene data la parola alle vittime del nuovo capitalismo mettendo in luce lo sfruttamento a cui sono soggette fasce di popolazione colpite dalla crisi e dalla progressiva negazione di diritti e tutele.

La presenza di Renato Curcio alla Festa Rossa è legata all’oggi, alla resistenza alle dinamiche di sfruttamento, al conflitto che si manifesta nelle realtà sociali e nel mondo del lavoro. Conflitto invisibile ma sempre più spesso represso anche con l’isolamento dei lavoratori più combattivi, con la loro stessa criminalizzazione in ragione ed in nome della “governabilità” imposta dall’Europa.

Non c’è alcuna cattedra alla Festa Rossa di Lari, non ci sono buoni e cattivi maestri, diseducativo è solo il silenzio che accompagna le condizioni odierne dei lavoratori/lavoratrici, dei precari, dei disoccupati, dei migranti e dei senza casa. Pericoloso è l’oblio di chi asseconda la realtà odierna con i presunti fantasmi di un passato letto con strumentale faziosità per distogliere l’attenzione dagli interessi dei nuovi padroni ai quali i Governi, e chi li sostiene, sono asserviti.

Tuttavia non possiamo tacere che oggi alla Festa Rossa un libero cittadino porti i risultati di un’inchiesta nell’interesse collettivo, mentre noti pregiudicati e spregiudicati governanti riscrivono la Costituzione sottraendo spazi di democrazia.

Non possiamo accettare, ancora una volta, che chi tace di fronte alle criminali azioni del Governo israeliano o alle leggi liberticide in materia di lavoro e stato sociale, si erga a censore e maestro di una realtà che non vuole conoscere e men che mai modificare.

Il contributo di Renato Curcio al dibattito alla Festa Rossa è finalizzato ad altro, a guardare al mondo del lavoro con le categorie interpretative della inchiesta, di una conoscenza non settoriale ma attuale e moderna.

Noi siamo “Partigiani” e siamo dalla parte di chi confligge con lo sfruttamento e rimettiamo al centro del dibattito di oggi la contraddizione tra capitale e lavoro, tra sfruttatori e sfruttati, ma anche tra il pericoloso scambio salute-lavoro che larga parte dei lavoratori e dei cittadini sono ormai costretti a subire.

               Perignano, 10/08/2014

Associazione Politico  Culturale LA ROSSA Lari

logorossa

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