Domenica scorsa alla discarica della Grillaia si e’ svolto un PRESIDIO pubblico molto partecipato, organizzato da tante realta’ delle nostre zone riunite sotto la sigla Valdera avvelenata, con informazione, musica, canzoni, racconti, poesia, colori, voci di speranza e di lotta al fine di proteggere queste meravigliose colline. Contro la riapertura e i suoi 270.000 mc di CEMENTO-AMIANTO trasportati per almeno 10 ANNI sulle strade di queste zone e non solo, nei giorni in cui PD e Regione hanno confermato l’intenzione di voler portare a termine tutti i progetti di discariche previste e in attesa del ricorso al TAR del 16/3Ma non solo Grillaia, altri temi trattati sono stati le altre discariche della Valdera, il Keu, i silenzi e le responsabilita’ politiche, i legami con i privati, l’avvelenamento dei nostri territori, una gestione energetica e dei rifiuti tutt’altro che verde, in Toscana e in Italia. Presto saranno comunicate altre iniziative al riguardo per le quali sara’ fondamentale la partecipazione di tutti e tutte, per tenere sempre alta l’attenzione, per continuare a far pressione su politica e istituzioni, per raggiungere i risultati che vogliamo, perché salute pubblica e dei territori sono questioni che riguardano tutti, non solo gli abitanti di queste zone.
Sempre domenica scorsa all’assemblea regionale per una convergenza ecologista (ma non solo ecologista), si sono ritrovate tante realta’ e organizzazioni presenti della Toscana e nazionali, di cui tante giovanili, tutti concordanti sulla necessita’ di far convergere le lotte ecologiste, studentesche, lavorative, per i diritti e la democrazia, per la giustizia sociale e economica, contro le guerre, contro le discriminazioni e per la questione di genere, anzi, che le considerano già unite di per se’, perche’ tutte causate dal sistema liberista-capitalistico, ormai dominato dalla finanza, matrice generante in tutte le sue varie fasi, dalla produzione industriale e energetica, al consumo, allo sfruttamento intensivo di persone e ambiente, di tutte queste criticita’ e vertenze. Quindi la prima lotta e’ cercare di abbatterlo per sostituirlo con uno alternativo veramente sostenibile, iniziando con la ricerca della costruzione e dell’organizzazione di un percorso unitario, senza cadere nel gioco della divisione e della distrazione causata dalla creazione di uno stato di emergenza continuo ma che in verita’ e’ la nuova normalita’ voluta, perche’ permette di derogare a tutte le regole, democratiche, umanitarie, di giustizia sociale e economica.
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Prime tra i prossimi appuntamenti, le manifestazioni di sabato prossimo all’aeroporto di Pisa contro la guerra, contro Putin e la Nato, contro l’invio di armi e la possibile entrata nel conflitto. Anche in risposta a manifestazioni come quella di Firenze, alla quale hanno partecipato il PD, ma anche Sinistra Italiana, Cgil e anche gli altri sindacati confederali, che purtroppo sembrava più una manifestazione a favore della guerra, una certa guerra, che contro la guerra, in piena linea con le posizioni espresse dal parlamento italiano e con quelle ormai univoche dei media, pieni di slogan ma privi di approfondimenti, antefatti, oggettivita’ e analisi globali di possibili conseguenze.
Una partira’ dal piazzale dell’aereoporto Galilei alle 15 e si muovera’ verso l’aeroporto militare, l’altra si ritrovera’ già davanti all’aeroporto militare alle 15, salvo nel frattempo non diventi una organizzazione unica.
http://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com/2022/03/ma-litalia-ripudia-veramente-la-guerra.html?m=1
Altri appuntamenti da segnalare e a cui partecipare sono il 25 marzo con Friday For Future, alle 9 in piazza Guerrazzi a Pisa e il 26 con gli operai GKN a Firenze alle 14.30 in piazza Vittorio Veneto, sempre in nome della convergenza delle lotte per ottenere risultati per tutti, perché spesso la matrice dei problemi e’ la stessa, un sistema che sfrutta ambiente e persone alla stessa maniera, tramite finanza, industria, economia, politici asserviti allo scopo e quando non c’e’ altro sistema anche la guerra.
Aspettando poi il 25 aprile e il Primo Maggio, auspicando finalmente un ritorno alle tradizionali iniziative dell’associazione La Rossa come pare potrebbe essere finalmente possibile, seguiteci sul nostro sito www.festarossalari.it o sulle nostre pagine social Festa Rossa Lari perché ce ne potrebbero essere altre nel frattempo culturali, sociali, politiche, di sostegno a vertenze e rivendicazioni, contro il carovita e per un salario minimo. Nonostante la guerra, importante e’ continuare a battersi anche per tutte le altre cause e per i diritti che stanno togliendo approfittando della situazione
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